La mostra è suddivisa in quattro aree, la prima contiene gli scatti giovanili, vibranti immagini in bianco e nero che sprigionano luce e magia d’altri tempi, la seconda parte contiene immagini della natura, forti come la lotta tra gli scorpioni e poetiche come le gocce d’acqua, la terza parte è rappresentata dai fotogrammi della sua opera filmica e l’ultima parte è un’installazione video che consente di chiudere idealmente il cerchio artistico del’autore. I sensi sono davvero protagonisti di questo percorso d’immagini ed emozioni.
Quest’iniziativa del Garda Filmfestival mi entusiasma sempre, è bello che nella propria zona vi siano delle menti creative che generano questi eventi di crescita personale.
Per info: www.gardafestival.it/
PS purtroppo questa è l’unica parte del festival che sono riuscita a seguire quest’anno, un po’ per altri impegni (vedi spettacolo nCPTR e cena per Camilla) e un bel po’ causa ricerca estenuante di parcheggio, infatti sabato per 25 minuti abbiamo girato in vano cercando un buco in cui mettere le macchina senza riuscirci, Salò è diventata una roccaforte inespugnabile e ciò ha influito, mio malgrado, sulla mia partecipazione agli eventi del festival.
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