domenica 18 gennaio 2009

La ragazza con l'orecchino di perla: libro batte film

Ieri mi è capitato di rivedere un film che avevo visto al cinema nel 2003 "La ragazza con l'orecchino di perla", storia di Griet giovane servetta in casa del pittore Jan Vermeer col quale stringerà un rapporto platonico speciale, tanto che lui la ritrarrà in uno dei suoi quadri più rappresentativi Ragazza con l'orecchino di perla o Ragazza col turbante .
Ricordo che quando lo vidi la prima volta rimasi con una sensazione d'incompletezza, come se avessi perso dei passaggi, come spesso mi capita dopo aver visto il film ho letto il libro e l'ho trovato molto gradevole, fluido, ed ho capito non avevo perso dei passaggi era il film che li aveva persi, è come se il regista avesse dato per scontato che il pubblico avesse letto il libro. Un esempio, la scelta di Griet da parte della famiglia Vermeer sembra casuale, in realtà nel libro è il pittore steso a sceglierla per come dispone le verdure in un cesto seguendo degli accostamenti cromatici che rivelano in lei sensibilità artistica.
Inoltre la pellicola ha un'altra, nel romanzo il sentimento tra il pittore e Griet è si platonico, ma vibrante, nel film non basta l'espressività di Scarlett Johansson a supplire la staticità di Colin Firth che crea un Veermeer che sembra indifferente a ciò che lo circonda.

Quindi vi consiglio di leggere il romanzo di Tracy Chevalier e poi guardare il film e provare a giocare a colma le lacune.

2 commenti:

Laura ha detto...

mi trovi daccordo con te...ho letto prima il libro e poi guardato il film: decisamente meglio li libro.
Adesso sto leggendo Revolutionary road: il libro mi intriga...vedremo il film, che sarà bellissimo solo x l'attore :) aspetto con ansia il 30! Riguardo alle palline: quanto ci giocavo da bambina!
Invece non mi è piaciuto il Cosmo sul Comò, solo alcune scene mi facevano appena sorridere, l'ho visto come un film che "doveva"essere fatto per Natale, senza una vera spinta comica.
Madagascar mitico!

Elisa ha detto...

eh si concordo con revolutionary road, poi dai diaciamolo rivederli assieme tranquillizza la docdicenne che ancora dorme dentro di noi e pensa al titanic!
x il cosmo non mi è dispiaciuto, non è divertente come tre muomini e una gamba o agrodolce come chiedimi se sono felice, ma l'ho trovato un esperimento riuscito, in particolare il capitolo sulla fecondazione assisitit, lo accoppierei al capitolo simile in manuale d'amore 2. beh madagascar non vedo l'ora arrivi il 3 speriamo solo non facciano aspettare così tanto!