mercoledì 7 ottobre 2009

Riflessione su esempi di cinema come opera aperta Parte 2 Quentin Tarantino: regista di opere aperte


Un altro regista, a distanza di anni da Welles, concepirà il cinema come opera aperta e fruibile in maniera personale, Quentin Tarantino. Esempio di questa concezione è la pellicola Pulp Fiction , in essa lo spettatore vede le storie dei molteplici protagonisti intrecciarsi e sfiorarsi nell’arco di tre giorni, ma ne ha la consapevolezza solo alla fine quando si chiude il cerchio nel ristornate.


Se si smonta il complicato puzzle di Pulp Fiction e lo si rimonta secondo la reale cronologia degli avvenimenti, ecco il film che ne risulterebbe(i numeri tra parentesi indicano la progressione vissuta dallo spettatore):
PRIMO GIORNO. Vincent Vega e Jules Winnfield, due gangster azzimati, parlano allegramente del più e del meno (gli hashish bar di Amsterdam, il cheeseburger che in Francia chiamano Royale e il massaggio ai piedi), mentre compiono la loro missione: recuperare una misteriosa valigetta per conto del boss Marsellus Wallace (2). Uccidono tre inesperti criminali, malgrado uno di loro, nascosto in bagno, gli scarichi addosso un intero caricatore senza colpirli. Jules pensa che sia un miracolo e dice che cambierà vita (13). In macchina Vincent spara per sbaglio al loro ostaggio (14) e si devono perciò rifugiare a casa dell'amico Jimmie (15). Marsellus gli spedisce il Signor Wolf, "risolutore di problemi": fa ripulire la macchina da sangue e pezzi di cervello prima di portarla dallo sfasciacarrozze li riveste con tshirt e bermuda freschi del bucato di Jimmie (16). Vincent e Jules vanno a fare colazione. Zucchino e Coniglietta, una coppia di balordi, stufi di gioiellerie e negozi di liquori, decidono proprio in quel momento di provare l'ebbrezza di rapinare un ristorante (1). Jules, ormai redento, invece di uccidere quei rapinatori da strapazzo gli regala 1500 dollari (17). Poi Vincent, va a consegnare la valigetta a Marsellus, che sta convincendo il puglie Butch Coolige a vendere il suo prossimo incontro, finendo ko alla quinta ripresa (3). La sera Vincent compra eroina dal suo amico Lance e poi porta a cena Mia Wallace, la moglie di Marsellus, secondo il desiderio del capo. Vincono anche una gara di twist, prima che lei finisca in overdose, scambiando l'eroina per cocaina. Vincent corre a casa di Lance e la salva con un'iniezione di adrenalina (5).
SECONDO GIORNO. Arriva la sera del match e Butch non sta ai patti: vince, dopo aver scommesso su se stesso (7). Sul taxi su cui scappa apprende che il suo avversario è morto (8). Raggiunge un motel in cui lo aspetta Fabienne, la sua fidanzata (10).
TERZO GIORNO. La mattina Butch cerca invano il prezioso orologio di famiglia, passato di generazione in generazione. Gliel'ha riportato dal Vietnam un capitano, secondo l'ultimo desiderio del padre: lui ha sognato la scena prima del match (6). Fabienne ha dimenticato di metterlo in valigia, deve tornare a casa a prenderlo. Nell'appartamento trova Vincent (9) e riesce ad ucciderlo. In strada incappa in Marsellus (che sta sostituendo personalmente Jules che si è ritirato, ed è andato a prendere un caffè per se e Vincent) che lo insegue. Finiscono in un monte dei pegni dove vengono imprigionati in uno scantinato sadomaso e seviziati. Butch invece di scappare salva Marsellus e in cambio ottiene la "pace", a patto che sparisca dalla città. E che non racconti mai che ha visto un poliziotto sodomizzarlo (11). Con la moto di Zed il violentatore, e l'orologio in tasca, Butch passa a prendere Fabienne per poi raggiungere la stazione (12).

Se lo spettatore visionasse la pellicola seguendo quest’ordine cronologico il film ne perderebbe, infatti la storia sembrerebbe più "normale" e meno vorticosa. Ciò che aggiunge pathos è proprio il ritmo disorientante del film che porta lo spettatore al coinvolgimento.

Kill Bill opera aperta

La stessa struttura complessa di flashback e intrecci è presente nel doppio film Kill Bill, in cui vengono mischiati flashback rispetto, non solo all’evento che ha generato la rabbia di The Bride (il pestaggio alla cappella dei due pini), ma anche precedenti ad esso (l’addestramento con Pai Mei). Inoltre la possibilità introdotta dal Dvd di ragionare per capitoli consente al fruitore di avere a che fare con un’opera aperta che può rimontare a piacimento decidendo di seguire un filone piuttosto che un altro.

L'intera storia è divisa in dieci capitoli, cinque per film.
In ordine di apparizione:
• Capitolo 1: "2"
• Capitolo 2: La sposa imbrattata di sangue
• Capitolo 3: Le origini di O-Ren
• Capitolo 4: L'uomo di Okinawa
• Capitolo 5: Resa dei Conti alla Casa delle Foglie Blu
• Capitolo 6: Massacro ai Due Pini
• Capitolo 7: La tomba solitaria di Paula Schultz
• Capitolo 8: I crudeli insegnamenti di Pai Mei
• Capitolo 9: Elle e Io
• Capitolo 10: Faccia a faccia

In ordine cronologico:
• Capitolo 3: Le origini di O-Ren
• Capitolo 8: I crudeli insegnamenti di Pai Mei
• Capitolo 6: Massacro ai Due Pini
• Capitolo 2: La sposa imbrattata di sangue
• Capitolo 4: L'uomo di Okinawa
• Capitolo 5: Resa dei Conti alla Casa delle Foglie Blu
• Capitolo 1: "2"
• Capitolo 7: La tomba solitaria di Paula Schultz
• Capitolo 9: Elle ed io
• Capitolo 10: Faccia a faccia

Altra particolarità di Trantino è quella di concepire i suoi film come opere soggette a sempre nuove manipolazioni, infatti il secondo capitolo non è un sequel ma la vera e propria seconda parte, il soggetto era nato nel 1994 e da allora aveva sempre più preso corpo fino a diventare appunto una pellicola di 4 ore la cui separazione fu imposta dalla casa di produzione.

L’opera è aperta non solo dal punto di vista della pellicola realizzata, ma anche per le innumerevoli possibilità di prequel e sequel che presenta, alcune suggerite dalla trama (il regolamento di conti fra the Bride e Nikki) e altre introdotte dalla possibilità di sfruttare la molteplicità di linguaggi che la pellicola utilizza (l’anime con la storia di O-Ren).

Tarantino inoltre ha concepito quest’opera in stretta connessione con l’audience che si sarebbe trovato davanti, infatti compie delle scelte stilistiche e di montaggio differenti a seconda del mercato a cui la pellicola sarebbe stata destinata. Distingue quindi tra la versione destinata al mercato occidentale e quella per il mercato asiatico. La versione orientale risulta quindi più splatter e violenta e contiene alcune scene inedite omesse nella versione destinata al pubblico occidentale. Nella versione asiatica, il film non si apre con "L'Old Klingon Proverb" ("revenge is a dish best served cold") ma con una dedica al regista giapponese Kinji Fukasaku scomparso nel 2003. La differenza più importante tra la versione orientale e quella internazionale sta senza ombra di dubbio nel fatto che lo scontro tra la Sposa e i Crazy 88 viene mostrato interamente a colori, invece che in bianco e nero.

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