martedì 13 novembre 2007

IO SONO HINA

Trent'anni di reclusione per il padre e i due cognati di Hina Saleem , la ventenne pakistana sgozzata e sepolta nell'orto della casa a Brescia nel 2006. Due anni e 8 mesi invece allo zio per concorso nell'occultamento di cadavere. Questa la sentenza di condanna pronunciata dal tribunale di Brescia per l'uccisione della giovane Hina, ritenuta dai propri familiari troppo "occidentale". Il gup ha così accolto le richieste del pm Paolo Guidi.
E' stato anche deciso di tenere in isolamento Khalid, uno dei due cognati, perché in carcere avrebbe aggredito il padre di Hina.

Hina Saleem è stata uccisa l'11 agosto dell'anno scorso e sepolta nel giardino di casa, avvolta in un lenzuolo bianco. La famiglia non le aveva perdonato di non essere una buona musulmana. La ragazza era fidanzata con Giuseppe, un ragazzo di 33 anni bresciano e cattolico e conviveva con lui, e aveva tenuto nascosto alla famiglia che aveva un lavoro.

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