domenica 10 agosto 2008

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tantodi stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:l’uccisero: cadde tra spini:ella aveva nel becco un insetto:la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano;e il suo nido è nell’ombra, che attende,che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono;e restò negli aperti occhi un grido portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano:egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale,Oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sta volta san lorenzo mi ha detto male ho visto solo una stellina striminzita... peccato...
che bello è stata una delle prime poesie che la mia nonna mi ha fatto imparare a memoria... e che tristezza...

farmakia

Anonimo ha detto...

sta volta san lorenzo mi ha detto male ho visto solo una stellina striminzita... peccato...
che bello è stata una delle prime poesie che la mia nonna mi ha fatto imparare a memoria... e che tristezza...

farmakia