sabato 13 settembre 2008

Giorno 2/3: conferenza L’informazione in formazione

Piove, anzi imperversa la bufera, e il nostro parcheggio sembra allontanarsi sempre di più...
Comunque gli eventi proseguono tutti radunati al Palacongressi Sala 1000.
Ci spostiamo al dibattito: “L’informazione in formazione”Il futuro del giornalismo in rete e della rete che fa giornalismo: uno sguardo sull’evoluzione della distribuzione delle notizie e del sapere sulla rete. Il titolo promette molto bene, anche se per una studentessa di scienze dei processi formativi risulta forviante, i partecipanti sono: Luca De Biase (Il Sole 24 Ore), Filippo Facci (Il Giornale), Claudio Sabelli Fioretti, Massimo Mantellini, Gianluca Neri, Vittorio Pasteris (La Stampa), Paolo Tacconi (executive producer MSN.it).
Il dibattito si domanda quale sia la veridicià dell’affermazione che il futuro del giornalismo è nella rete, si inizia con un giro d'opinione, emergono molte domande e anche qualche parere contastante con tanto di battibecchi principalmente tra Facci e Sabelli Fioretti.
Due le cose che mi hanno colpito, anzi tre:
1) La netta maggioranza di Apple presenti sulla scrivania del dibattito
2) Il fatto che Vittorio Pasteris della Stampa abbia citato il clamoroso errore nel quale è incappato il giornale qualche settimana fa, come esempio di come oramai internet sia diventata La Fonte per antonomasia anche per i quotidiani. Per chi non lo sapesse a fine agosto La Stampa ha pubblicatoin prima pagina un fotomontaggio della candidata vicepresidente repubblicana Sarah Palin ritratta su Vogue America, un falso clamoroso che anche un bambino avrebbe notato(QUI il link per vedere la foto).
3) il discorso di Paolo Tacconi di msn:
"La buona notizia è che i lettori non vogliono tette e culi, basta chiederglielo,bisogna distinguere ciò che la gente clicca da ciò che la gente vuole, spesso si clicca ciò che si si trova di fronte, il pubblico vuole distinzione fra informazione e intrattenimento
Cattiva notizia i lettori non vanno dove le redazioni vogliono, i punti d’ingresso dell'informazione non sono solo i portali dei giornali,
quindi ci si domanda come fare a distribuire i prodotti di qualità a coloro che vogliono queste informazioni? siamo sicuri che diluire i siti di info sia la risposta o forse è meglio portare i contenuti seri dove la genete va maggiormente?"
Condivido pienamente questo ragionamento e lo applicherei anche alla nostra amata tv generalista.
Il primo giro di tavolo è finito, scappaimo per spostare la macchina...

1 commento:

Laura ha detto...

Ho sentito.."Apple"?! ;)))