"Fai un autoritratto, prova ad analizzare te stesso. Non importa se ti fa male....Non pensare a dipingere altre persone fino a quando non conoscerai te stesso."
Dal 9 ottobre al 12 a Brescia al polo fieristico l'arte moderna e contemporanea è in mostra, molti artisti in uno spazio veramente ben organizzato, c'è anche la oossibilità di incontrare gli artisti crreatori delle opere in mostra.
Sul sito ArteBrescia c'è anche la possibilità di richiedere due ingressi omaggio per visitare la fiera gratis, una ghiotta occasione a costo zero.
Un altro regista, a distanza di anni da Welles, concepirà il cinema come opera aperta e fruibile in maniera personale, Quentin Tarantino. Esempio di questa concezione è la pellicola Pulp Fiction , in essa lo spettatore vede le storie dei molteplici protagonisti intrecciarsi e sfiorarsi nell’arco di tre giorni, ma ne ha la consapevolezza solo alla fine quando si chiude il cerchio nel ristornate.
Se si smonta il complicato puzzle di Pulp Fiction e lo si rimonta secondo la reale cronologia degli avvenimenti, ecco il film che ne risulterebbe(i numeri tra parentesi indicano la progressione vissuta dallo spettatore):
PRIMO GIORNO. Vincent Vega e Jules Winnfield, due gangster azzimati, parlano allegramente del più e del meno (gli hashish bar di Amsterdam, il cheeseburger che in Francia chiamano Royale e il massaggio ai piedi), mentre compiono la loro missione: recuperare una misteriosa valigetta per conto del boss Marsellus Wallace (2). Uccidono tre inesperti criminali, malgrado uno di loro, nascosto in bagno, gli scarichi addosso un intero caricatore senza colpirli. Jules pensa che sia un miracolo e dice che cambierà vita (13). In macchina Vincent spara per sbaglio al loro ostaggio (14) e si devono perciò rifugiare a casa dell'amico Jimmie (15). Marsellus gli spedisce il Signor Wolf, "risolutore di problemi": fa ripulire la macchina da sangue e pezzi di cervello prima di portarla dallo sfasciacarrozze li riveste con tshirt e bermuda freschi del bucato di Jimmie (16). Vincent e Jules vanno a fare colazione. Zucchino e Coniglietta, una coppia di balordi, stufi di gioiellerie e negozi di liquori, decidono proprio in quel momento di provare l'ebbrezza di rapinare un ristorante (1). Jules, ormai redento, invece di uccidere quei rapinatori da strapazzo gli regala 1500 dollari (17). Poi Vincent, va a consegnare la valigetta a Marsellus, che sta convincendo il puglie Butch Coolige a vendere il suo prossimo incontro, finendo ko alla quinta ripresa (3). La sera Vincent compra eroina dal suo amico Lance e poi porta a cena Mia Wallace, la moglie di Marsellus, secondo il desiderio del capo. Vincono anche una gara di twist, prima che lei finisca in overdose, scambiando l'eroina per cocaina. Vincent corre a casa di Lance e la salva con un'iniezione di adrenalina (5).
SECONDO GIORNO. Arriva la sera del match e Butch non sta ai patti: vince, dopo aver scommesso su se stesso (7). Sul taxi su cui scappa apprende che il suo avversario è morto (8). Raggiunge un motel in cui lo aspetta Fabienne, la sua fidanzata (10).
TERZO GIORNO. La mattina Butch cerca invano il prezioso orologio di famiglia, passato di generazione in generazione. Gliel'ha riportato dal Vietnam un capitano, secondo l'ultimo desiderio del padre: lui ha sognato la scena prima del match (6). Fabienne ha dimenticato di metterlo in valigia, deve tornare a casa a prenderlo. Nell'appartamento trova Vincent (9) e riesce ad ucciderlo. In strada incappa in Marsellus (che sta sostituendo personalmente Jules che si è ritirato, ed è andato a prendere un caffè per se e Vincent) che lo insegue. Finiscono in un monte dei pegni dove vengono imprigionati in uno scantinato sadomaso e seviziati. Butch invece di scappare salva Marsellus e in cambio ottiene la "pace", a patto che sparisca dalla città. E che non racconti mai che ha visto un poliziotto sodomizzarlo (11). Con la moto di Zed il violentatore, e l'orologio in tasca, Butch passa a prendere Fabienne per poi raggiungere la stazione (12).
Se lo spettatore visionasse la pellicola seguendo quest’ordine cronologico il film ne perderebbe, infatti la storia sembrerebbe più "normale" e meno vorticosa. Ciò che aggiunge pathos è proprio il ritmo disorientante del film che porta lo spettatore al coinvolgimento.
Kill Bill opera aperta
La stessa struttura complessa di flashback e intrecci è presente nel doppio film Kill Bill, in cui vengono mischiati flashback rispetto, non solo all’evento che ha generato la rabbia di The Bride (il pestaggio alla cappella dei due pini), ma anche precedenti ad esso (l’addestramento con Pai Mei). Inoltre la possibilità introdotta dal Dvd di ragionare per capitoli consente al fruitore di avere a che fare con un’opera aperta che può rimontare a piacimento decidendo di seguire un filone piuttosto che un altro.
L'intera storia è divisa in dieci capitoli, cinque per film.
In ordine di apparizione:
• Capitolo 1: "2"
• Capitolo 2: La sposa imbrattata di sangue
• Capitolo 3: Le origini di O-Ren
• Capitolo 4: L'uomo di Okinawa
• Capitolo 5: Resa dei Conti alla Casa delle Foglie Blu
• Capitolo 6: Massacro ai Due Pini
• Capitolo 7: La tomba solitaria di Paula Schultz
• Capitolo 8: I crudeli insegnamenti di Pai Mei
• Capitolo 9: Elle e Io
• Capitolo 10: Faccia a faccia
In ordine cronologico:
• Capitolo 3: Le origini di O-Ren
• Capitolo 8: I crudeli insegnamenti di Pai Mei
• Capitolo 6: Massacro ai Due Pini
• Capitolo 2: La sposa imbrattata di sangue
• Capitolo 4: L'uomo di Okinawa
• Capitolo 5: Resa dei Conti alla Casa delle Foglie Blu
• Capitolo 1: "2"
• Capitolo 7: La tomba solitaria di Paula Schultz
• Capitolo 9: Elle ed io
• Capitolo 10: Faccia a faccia
Altra particolarità di Trantino è quella di concepire i suoi film come opere soggette a sempre nuove manipolazioni, infatti il secondo capitolo non è un sequel ma la vera e propria seconda parte, il soggetto era nato nel 1994 e da allora aveva sempre più preso corpo fino a diventare appunto una pellicola di 4 ore la cui separazione fu imposta dalla casa di produzione.
L’opera è aperta non solo dal punto di vista della pellicola realizzata, ma anche per le innumerevoli possibilità di prequel e sequel che presenta, alcune suggerite dalla trama (il regolamento di conti fra the Bride e Nikki) e altre introdotte dalla possibilità di sfruttare la molteplicità di linguaggi che la pellicola utilizza (l’anime con la storia di O-Ren).
Tarantino inoltre ha concepito quest’opera in stretta connessione con l’audience che si sarebbe trovato davanti, infatti compie delle scelte stilistiche e di montaggio differenti a seconda del mercato a cui la pellicola sarebbe stata destinata. Distingue quindi tra la versione destinata al mercato occidentale e quella per il mercato asiatico. La versione orientale risulta quindi più splatter e violenta e contiene alcune scene inedite omesse nella versione destinata al pubblico occidentale. Nella versione asiatica, il film non si apre con "L'Old Klingon Proverb" ("revenge is a dish best served cold") ma con una dedica al regista giapponese Kinji Fukasaku scomparso nel 2003. La differenza più importante tra la versione orientale e quella internazionale sta senza ombra di dubbio nel fatto che lo scontro tra la Sposa e i Crazy 88 viene mostrato interamente a colori, invece che in bianco e nero.
Interessante è lo stimolo contenuto in Synopsis, infatti Orson Welles, protagonista dello sceneggiato radiofonico, debutterà come regista del lungometraggio Quarto potere il cui cardine è proprio la riflessione sul potere sociale e politico che i nuovi media. Vi è quindi un ponte tra l’opera radiofonica, che mostra gli effetti del quarto potere in tutta la sua violenta reazione e la riflessione sociologica del film.
Quarto potere: definizione sociologica
Si usa denominare quarto potere la capacità dei mass media di influenzare le opinioni e le scelte dell'elettorato. È questo un uso metaforico del termine potere, ispirato alla teoria giuridica della separazione dei poteri dello stato.
Il concetto emerse con la diffusione della stampa e l'enorme diffusione della televisione, che è diventata l'unica fonte di informazione per la stragrande maggioranza della popolazione dei paesi democratici, ha reso ancora più attuale il problema del riconoscimento costituzionale.
I rischi principali per la democrazia in seguito ad un uso improprio di questo potere, sono costituiti dal controllo politico dei mezzi di informazione e dall'accentramento di essi nelle mani di un ristretto gruppo di persone. In questi due casi infatti, considerando che coloro che controllano i media tendono in genere a filtrare le informazioni che sono in contrasto con i propri interessi, si avrebbe una mancanza di pluralismo, e si ostacolerebbe quindi la possibilità dei cittadini-elettori di formarsi delle opinioni informate e di attuare delle scelte informate.
Citizen Kane: lo spettatore è protagonista
Quarto potere è il primo lungometraggio diretto da Orson Welles. Liberamente ispirato alla vita del magnate statunitense William Randolph Hearst, uscì nelle sale il 1º maggio 1941. Quarto Potere è considerato uno dei migliori film della storia del cinema. Quarto potere fu una pietra miliare anche per la forza con la quale sottolinea la centralità del regista, "autore" nel senso pieno del termine, rispetto all'allora dominante studio system. Il film narra la vita del magnate della stampa Charles Foster Kane incapace di amare se non "solo alle sue condizioni", con la conseguenza del vuoto attorno a sé rimanendo così solo all'interno della sua gigantesca residenza (Xanadu), dove muore abbandonato da tutti. Welles, servendosi di una sequenza di flashback mostra i frammenti della vita del magnate, quasi fossero i pezzi di un gigantesco puzzle. Allo spettatore è lasciato il compito di ricomporre - in tutta la sua complessità - la personalità di Charles Foster Kane. Ma si tratta di uno sforzo vano, poiché i frammenti della vita di Kane non permettono di comprenderne l'intima essenza, se non a chi fu testimone dell'unico fatto - di fondamentale importanza - che determinò il trauma di Kane: l'allontanamento dai genitori, fortemente voluto dalla madre allo scopo di affidarlo alla tutela di un uomo d'affari, incaricato di amministrare la sua smisurata eredità. Kane, giovanissimo erede di una colossale fortuna, venne così strappato al suo mondo d'infanzia. Da adulto concepirà l'amore come possesso, non come dono, e ciò lo condurrà inesorabilmente alla disperazione e all'isolamento. Welles realizza così un’opera aperta che chiama il pubblico non solo a riflettere su se stesso e sui meccanismi che i mass media attuano, ma coinvolge lo spettatore nel tentativo di ricostruire la figura di Kane fornendo allo spettatore tutti i “pezzi” necessari per risolvere l’intricato rompicapo, ma sta appunto al fruitore trovare la composizione giusta. Questa volontà del regista è mostrata anche attraverso scelte stilistiche come l’utilizzazione sistematica della profondità di campo attraverso la quale lo spettatore è più responsabilizzato, sta a lui scegliere l'elemento sul quale porre l'attenzione. Nel caso del montaggio classico, viceversa, lo spettatore si limita a seguire la guida dell’autore, che decide per lui ciò che è necessario vedere. Quarto potere segna invece un nuovo corso nella storia del cinema, modificando non solo le strutture del linguaggio cinematografico, ma anche i rapporti tra lo spettatore e l’immagine. Se il cinema classico propone una verità univoca, una verità comoda, per cui non c’è alcun bisogno di scomodarsi, nel cinema moderno lo spettatore è esposto ad un sistema polisemico e incompleto, dove tutto non è già stato stabilito. Lo spettatore non si limita a contemplare, ma diventa attore, influisce sul funzionamento del sistema, o quantomeno è consapevole del ruolo che potrebbe avere.
Questo post è il primo di una serie che conterranno la tesina preparata per l'esame di estetica, mi è piacito molto scriverla ma non è stata molto calcolata dalla docente quindi ora mi prendo la rivincita, ecco un altro scopo del blog!
La guerra dei mondi: Il Romanzo
The War of the Worlds è un romanzo di Herbert George Wells; pubblicato originariamente a Londra nel 1897, considerato come uno dei primi romanzi del genere fantascientifico ne è probabilmente il suo più famoso. Nel romanzo la Terra viene sconvolta dall'arrivo dei Marziani, che arrivano sul nostro pianeta grazie a navicelle cilindriche che atterrano in sequenza vicino Londra. I tentativi di comunicare con gli alieni si rivelano inutili e dannosi, visto che gli umani vengono inceneriti da raggi di calore provenienti dal cratere. Presto i Marziani assemblano macchine da combattimento a tre gambe, con le quali cominciano ad assaltare le comunità circostanti il luogo del loro arrivo. La resistenza degli umani viene presto annichilita e in tre settimane i Marziani prendono possesso dell'Inghilterra meridionale, sfruttando gli umani e servendosene come cibo. Gli invasori tuttavia si rivelano sensibili alle malattie terrestri per le quali non hanno agenti immunitari e muoiono lasciando le città distrutte e la popolazione decimata. L'intera vicenda è narrata in prima persona da un narratore, che rimarrà sempre anonimo. Il libro è un’opera particolare che lascia spazio ad un finale alternativo, infatti uno dei personaggi ipotizza che i Marziani, invece di soccombere alle malattie, sopravvivono e dominano la Terra per generazioni. Gli umani presto si adattano alla condizione di "animali domestici" specialmente le classi come i borghesi, ma un nucleo di valorosi resiste e si adatta a vivere in libertà nelle fognature, come topi. Col passare delle generazioni, i ribelli acquisiranno le capacità per costruire le armi dei Marziani e saranno pronti per dare guerra agli alieni e riconquistare la Terra. La partecipazione con cui è scritto questo finale fa intuire che l'autore ha contemplato la possibilità di usare effettivamente questo finale.
L’opera è quindi rivoluzionaria non solo per il suo contenuto, un’invasione aliena dettagliatamente descritta, ma per la possibilità di un finale alternativo così ben descritto che pone il lettore nella posizione di immaginare nuovi scenari possibili.
La guerra dei mondi: la trasmissione radiofonica
Il 30 ottobre 1938, il ventiquattrenne Orson Welles interpretò all'interno della trasmissione Mercury Theatre on the Air, trasmissione settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri, un adattamento radiofonico del romanzo di fantascienza La guerra dei mondi di Herbert George Wells. Tale trasmissione è rimasta celebre per aver scatenato il panico negli Stati Uniti: molti ascoltatori non si accorsero, infatti, che si trattava di una finzione, e credettero che la Terra stesse realmente subendo lo sbarco di una flotta di bellicose astronavi marziane.
Welles non aveva previsto quelle che sarebbero state le reazioni del suo pubblico; non aveva nessuna intenzione di fare uno scherzo, come talvolta si crede, tanto è vero che sia all'inizio della trasmissione che alla sua conclusione venne chiaramente detto che avevano trasmesso l'adattamento radiofonico del romanzo di Wells. Al suo interno però si fece di tutto per renderlo verosimile. L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di astronavi marziane a Grovers Mill, nel New Jersey. La reazione del pubblico fu quella di un incontrollato panico che si riversò nelle strade e fu caratterizzato da numerose chiamate a polizia e esercito. L’isterismo collettivo scatenato dallo sceneggiato non si placò neppure dopo gli innumerevoli comunicati della radio che sottolineavano, come già fatto in precedenza, la non realtà dell’evento, l’agitazione rientrò solo il mattino seguente con la comparsa della smentita sui giornali.
L’opera di Welles, nella sua forma ambigua rappresenta un’opera aperta in cui il confine tra reale e finzione è così labile da generare panico, e l’apertura si identifica nell’azione del pubblico che completa l’opera con le sue emozioni, tutto grazie al mezzo radiofonico. Infatti l’utilizzo del media che consente la messa in onda in diretta fa ciò che il libro suggerisce solo. Se nel romanzo il fruitore è chiamato a immaginare il finale alternativo, qui il pubblico è chiamato a partecipare all’opera in presa diretta.
La guerra dei mondi: il film di Spielberg
La guerra dei mondi è un film di fantascienza del 2005, diretto da Steven Spielberg ed basato sull'omonimo romanzo di H. G. Wells e l'adattamento radiofonico di Orson Welles, nonché remake del film di Byron Askin. Il film è essenzialmente fedele al romanzo, sia dal punto di vista contenutistico che dal punto di vista descrittivo dell’aspetto degli alieni e dell’invasione marziana. Ciò che cambia è l’adattamento sociale, presente è lo spettro degli attacchi terroristici dell’11 settembre e i cambiamenti sociali e familiari che turbano il protagonista. La guerra dei mondi, nel suo adattamento radiofonico del 1938 e nella sua versione cinematografica del 2005, costituiscono efficace metafora di due momenti cruciali della storia: l'imminente aggressione nazista, con la seconda guerra mondiale, il terrorismo globale di matrice islamica. Non è un caso se, all'inizio del film, Robbie, figlio di Ray, chiede al padre con ansia se sono sotto un attacco terroristico. La stessa emersione delle astronavi aliene dal sottosuolo e lo sgomento e il terrore che suscita può essere letta come metafora della scoperta di un terrorismo insabbiato e incistato nel sottofondo delle società occidentali, che si risveglia.
Il film è impressionante dal punto di vista del coinvolgimento visivo, grazie ad effetti speciali imponenti, ma nonostante la tecnica a disposizione e il regista d’esperienza e fama riconosciuta, l’opera non riesce ad avvicinarsi né al romanzo né alla trasmissione radiofonica. È un’opera chiusa con un finale particolarmente netto e consolatorio, inoltre è prvo di quella dimensione di critica sociale che conteneva il romanzo di Wells.
La guerra dei mondi da opera aperta a opera chiusa
Il romanzo di Wells rappresenta quindi il tentativo da parte dell’autore di profilare un’altra realtà immaginabile all’interno del libro, e quindi lascia aperta la possibilità al fruitore dell’opera di immaginare come sarebbe stato il romanzo se i marziani non fossero morti a causa dei virus. Questa dimensione di apertura non viene considerata nel film di Spielberg, che è un adattamento esteticamente fedele del romanzo, ma totalmente mancante di questa dimensione di libertà d’immaginazione da parte dello spettatore. Paradossalmente la forma cinematografica che dovrebbe stimolare l’immaginazione del fruitore mostra una confezione esteticamente attraente ma poco coinvolgente. Coinvolgimento che invece è cardine dell’ opera di Welles che con la sua trasmissione radiofonica coinvolse milioni di persone in una grandiosa opera aperta in cui il pathos dell’attore diviene il pathos dell’ascoltatore, in cui l’irreale diviene più reale del reale.
I died So many years ago But you can make me feelLike it isn't so And why you come to be with me I think I finally know You're scared Ashamed of what you feel And you can't tell the ones you love You know they couldn't deal Whisper in a dead man's ear It doesn't make it real That's greatBut I don't wanna play 'Cause being with you touches me More than I can say And since I’m only dead to you I’m saying stay away and Let me rest in peace Let me rest in peace Let me get some sleep Let me take my love and bury it In a hole 6-foot deep I can lay my body down But I can't find my, sweet release So let me rest in peace You know, You got a willing slave And You just love to play the thoughtThat you might misbehave But Till you do,I'm telling you Stop visiting my grave Let me rest in peace I know I should go But I follow you like a man possessed There's a traitor here beneath my breast And it hurts me more than you've ever guessed If my heart could beat, it would break my chest but I can see you're unimpressed So leave me be andLet me rest in peace Let me get some sleep Let me take my love and bury it Im a hole 6-foot deep I can lay my body down But I can't find my sweet release Let me rest in peace Why won't you Let me rest in peace?
O, then, I see Queen Mab hath been with you. She is the fairies’ midwife, and she comes In shape no bigger than an agate-stone On the fore-finger of an alderman, Drawn with a team of little atomies Athwart men’s noses as they lie asleep; Her wagon-spokes made of long spiders’ legs, The cover of the wings of grasshoppers, The traces of the smallest spider’s web, The collars of the moonshine’s watery beams, Her whip of cricket’s bone, the lash of film, Her wagoner a small grey-coated gnat, Not so big as a round little worm Prick’d from the lazy finger of a maid; Her chariot is an empty hazel-nut Made by the joiner squirrel or old grub, Time out o’ mind the fairies’ coachmakers. And in this state she gallops night by night Through lovers’ brains, and then they dream of love; O’er courtiers’ knees, that dream on court’sies straight, O’er lawyers’ fingers, who straight dream on fees, O’er ladies ‘ lips, who straight on kisses dream, Which oft the angry Mab with blisters plagues, Because their breaths with sweetmeats tainted are: Sometime she gallops o’er a courtier’s nose, And then dreams he of smelling out a suit; And sometime comes she with a tithe-pig’s tail Tickling a parson’s nose as a’ lies asleep, Then dreams, he of another benefice: Sometime she driveth o’er a soldier’s neck, And then dreams he of cutting foreign throats, Of breaches, ambuscadoes, Spanish blades, Of healths five-fathom deep; and then anon Drums in his ear, at which he starts and wakes, And being thus frighted swears a prayer or two And sleeps again. This is that very Mab That plats the manes of horses in the night, And bakes the elflocks in foul sluttish hairs, Which once untangled, much misfortune bodes: This is the hag, when maids lie on their backs, That presses them and learns them first to bear, Making them women of good carriage: This is she—
Questo libro l'ho letterlmente divorato, e in quest'estae popolata solo da libri universitari è stato una boccata d'aria fresca. Inizia con due capitoli in cui mano mano conosciamo i personaggi ma le scene in cui li conosciamo sono dei pugni nello stomaco, scene crude a cui poi ci si abitua perchè si è portati a perdonare tutto aElfish, man mano che la si conosce si capisce il vero motivo per cui combatte questa battaglia lunga 69 capitoli, non solo per poter chiamare la sua band Queen Mab, ma sopratutto per poter mostrare a tutti, per prima a se stessa, che la regina Mab dispensatrice di sogni di cui parla Shakesperare per bocca di Mercutio è lei!
Il libro dimostra anche che sono moltissimi gli scrittori britannici, anche quasi dimenticati che parlano della levatrice delle fate, con ricchi riferimenti anche alla storia dell'antica Grecia, imperdibile è un battibecco a suon di citazioni tra Aaran, fratello di Elfish, e Cory amico della band avversaria. Un libro veloce ed appassionante, perfetto per questa calda estate!
Non vedo l'ora di leggere altri romanzi di Millar!
Ieri Alle falde del Kilimangiaro si parlava di rispetto della natura e consmo energetico, a conlusione è stato consigliato questo sito: The Rain Forest, cliccando lo sponsor devolverà il 100% per la protezione dell'ambinete della forseta pluviale, quindi un clic al giorno, per noi completamente gratuito ma totalmente utile. Inoltre per aiutare ancora di più ci sono molti gadget e oggetti che potrebbero essere delle idee realo doppiamente buone!
Questa non vuole essere una semplice recensione ma una fatta da parte di una non fan, ciò non vuol dire che non mi affascini la saga, ma lo ammetto non ho mai letto un libro di Harry Potter e i primi film li ho visti ma senza particolare entusiasmo. Questo capitolo della saga conferma la tendeza iniziata con il prigioniero di Azkaban in cui, il maghetto per bambini è divenuto sempre più cupo e sempre più vicino a tematiche "adulte" , male e bene si confondono si camuffano e si combattono anche nel mondo umano. Trovo che il ritmo sia ottimo e è palpabile l'alchimia scattata tra gli attori (d'altra parte i giovani protagonisti su quel set ci sono praticamente cresciuti), ammetto la mia predilezione per Helena Bonham Carter e Alan Rickman. Un buon film, anche per chi ha forti lacune come me.
Sicuramente uno dei migiori film della stagione, e sicuramente la rivelazione dell'anno, lo dimostrano sia le critiche positive sia gli eccezzionali risultati al box office. Questo film racconta le gesta di 4 amici che vanno a Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato di uno di loro, fin qui nulla di nuovo, molte sono le pellicole che narrano le avventure delle feste prima del matrimonio, ciò ceh differenzia questa pellicola è la sceneggiatura, brillante, ritmata, carica di comicità e colpi di scena. Il resto lo fanno il cast, non composto da grossi nomi, ma perfetto e forse proprio perchè non infarcito di star coinvolge e affascina. Assolutamente da vedere, non ho mai riso così tanto al cinema!
L'evento, perchè si può proprio parlare di evento, della morte del King of Pop ha portato uno scossone sopratutto fra chi la musica la fa e forse la fa anche grazie a Michael. Ecco le reazioni su twitter:
Jessicaveronica: I used to dream.. I used to glance beyond the stars. Now I don't know where we are.. Although I know we've drifted far. - MJ Pink: Michael Jackson was one of the best that ever did it. RIP taylorswift13: It just doesn't feel real.. Everyone is walking around backstage saying "Have you heard?". MissKellyO: what a sad night! i am in shock over how sad i am about mj! Lisa_Veronica: In a world filled with despair, we must still dare to dream. - MJ Jessicaveronica: You and I must make a pack. We must bring salvation back. Where there is LOVEEE. I'll be there - MJ TheEllenShow:So sad to hear about Michael Jackson. His music changed our lives. The world has lost an amazing singer and dancer. I will miss him. JoelMadden: This is a sad day. mikasounds: I am so sadened by MJs death. I clung to those records throughout my childhood. A complete musical hero of mine. May he rest in peace. Lisa_Veronica: was in a generation that got to experience his music and beautiful angelic soft nature <3>
Domani 23 giugno 2009 ore 18 tutti in piazza Municipio a San felice del benaco per avere delle risposte in merito alla questione acqua. Dal Blog di Maurizio Molinari: "L’iniziativa la facciamo partire come Associazione San Felice più felice ma vuole essere di e per tutti i cittadini di San Felice, associandoci anche ad analogo raduno degli esercenti del nostro comune. Chiederemo a gran voce alle autorità:informazioni chiare sulla situazione relativa alla salute pubblica e sulle indagini diagnostiche sull’acqua (batteri, virus, sostanze tossiche) ed epidemiologiche sulla popolazione; chiederemo altresì informazioni precise sulle cause di questo “disastro” e sui lavori in corso sul nostro acquedotto; pretenderemo chiare informazioni mediche sulle patologie gastroenteriche di cui stiamo soffrendo; richiederemo l’avvio di procedure per i risarcimenti dei danni subiti; ma soprattutto chiederemo a gran voce che Garda Uno venga temporaneamente sospeso dalla gestione del nostro acquedotto in attesa che vengano ultimate le indagini per identificare cause e responsabilità in quanto è evidente che il rapporto di fiducia con la cittadinanza si è per il momento rotto. " Fate girare, dobbiamo essere anti per fare la differenza!
Mi è stato consegnato il foglio dai viglili su altre precisazioni riguado l'uso dell'acqua e dei sanitari. Avevo ancora mille dubbi e quindi ho chiamato il comune al numero attivo 24 ore su 24,ma non mi sono state fornite risposte quindi le domande le giro a voi: uso guanti monouso ma i panni che uso per lavare i sanitari devo buttarli ogni volta? vanno bene i prodotti di normale uso quotidiano, ma allora perchè non posso usare i piatti normali e lavarli in lavapiatti? se il batterio non muore bollendo l'acqua lo uccidono i prodotti nomali? se devo lavare il bagno uso l'acqua dell'acqudotto e quindi sporco tutto il bagno di batteri? se vado in bagno a casa di un amico lo infetto? inoltre adesso chiedendo ai vigili la responsabilità adesso è di nessuno, cioè vuoi vedere che alla fine è mia?!?!?!?!? siamo ormai alla settimana "dal contagio" e ciò che ci è stato detto sono solo precisazioni che sollevano altri dubbi che necessiteranno di altre precisazioni! Adesso basta!
Le premesse perchè fosse un grande film c'erano tutte, il regista di Nightmare before Christmas, un grande libro, l'avvento del 3d. Le aspettative sono state soddisfatte, Coraline è un grande film tratto da un grande libro che unisce la magia dell'antica arte della stop motion con l'avanguardia del 3d. La storia è qualla di Coraline, bambina annoiata e trascurata dai genitori che vorrebbe più avventura e più attenzioni, ma come recita il sottotitolo, attenzione a ciò che deisderate, potrebbe avverarsi, così Coraline si ritrova in una realtà apparentemente perfetta, ma appunto di apparenza si tratta e non della ben più inquietante realtà. L'esperienza del 3d rende molto più reali e coinvolgenti le peripezie di Coraline per tornare alla sua realtà è quindi poco indicato portare bambini di età inferiore agli 8 anni, sopratutto perchè protagonisti di questa avventura sono una bambina con papà e mamma, figure di riferimento dei bambini più piccoli che non sono ancora in grado di separare le ansie che il film fa provare dalla relatà. Molti sono stati i bimbi che in sala sono scoppiati a piangere e che imprudenti genitori hanno dovuto portare fuori. Meglio documentarsi prima di portare i bambini al cinema, l'assioma animazione - infanzia è da un po' che non è più valido.
Ecco chi ci faceva stare così male: Clostridium Perfringens è il colpevole!
Dal sito di Bresciaoggi:"I test di conferma delle analisi di laboratorio eseguite sui campioni prelevati il 15 giugno scorso fanno rilevare la presenza di contaminazione batterica dell’acqua del pubblico acquedotto, caratterizzata dal riscontro di clostridium perfrigens: tale batterio potrebbe essere responsabile della sintomatologia gastroenterica sofferta dai pazienti. Si è avuta, peraltro, conferma indiretta del coinvolgimento dell’acqua distribuita dal pubblico acquedotto dal fatto che nessun caso è stato registrato fra gli ospiti (circa 1400) di 3 camping che, pur essendo siti nel Comune di S.Felice, sono approvvigionati da rete acquedottistica privata. Si è proceduto alla verifica dell’impianto di potabilizzazione del pubblico acquedotto, riscontrando alcune criticità che potrebbero essere all’origine dell’inquinamento.A seguito dell’invito al sindaco del Comune di San Felice di emettere ordinanza di divieto di utilizzo a scopo alimentare dell’acqua (cosa fatta dallo stesso sindaco in data 16 giugno), si è ritenuto comunque di chiedere un rafforzamento della diffusione delle informazioni ai cittadini, segnalando le seguenti necessità: non utilizzare a scopo alimentare l’acqua dell’acquedotto pubblico, neppure dopo averla bollita, ma approvvigionarsi, per l’uso alimentare, ai soli automezzi messi a disposizione dal comune; non utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per pulire e lavare frutta e verdura; porre massima attenzione durante il lavaggio dei denti o l’effettuazione di docce, al fine di evitare l’ingestione accidentale di acqua; distruggere eventuali scorte di ghiaccio conservate in frigorifero."
Da Wikipedia: "Il Clostridium perfringens (noto in precedenza come Clostridium welchii) è un batterio gram-positivo, a forma di bastoncello, anaerobico e sporulante, appartenente al genere Clostridium.[1] C. perfringens è ubiquitario in natura è può essere trovato come un normale componente di vegetali in decomposizione, nel sedimento marino, nel tratto intestinale degli esseri umani e di altri vertebrati, negli insetti e nel suolo. Virtualmente ogni campione di suolo che sia esaminato, ad eccezione delle sabbie del Sahara, contiene C. perfringens."
Il manifesto che comunica di non usare l'acqua in quanto non sicura dice che si riferisce alla comunicazione all'asl fatta il 16.06.09 alle 17.01, ma la gente stava male da settimana scorsa e ieri pomeriggio verso le 15.30 io e mia mamma abbiamo chiamato garda uno che è il riferimento per l'acqua (vedi sito del comune http://www.comune.sanfelicedelbenaco.bs.it/) e chi ci ha risposto un impiegato che non era a conoscenza di ciò che stava accadendo anzi era alquanto stupito e preoccupato! La gente si è arrangiata con il vecchio passaparola e ieri anche se cercavamo notizie on line,non ve ne trovavamo traccia, ma chiamando amici e parenti residenti nei comune di San Felice e frazioni ci si rendeva conto che i sintomi che avevamo avuto in famiglia erano diffusi, dissenteria, vomito, crampi addominali lancinanti, dolori alle articolazioni e alla schiena, febbre alta. Bastava fare un giro in paese e vedere, materassi fuori dalle case e enormi quantità di biancheria e cuscini stesi ad asciugare, effetti di nottate in bianco.
Ok meglio tardi che mai (ora c'è un numero telefonico sempre attivo e il comune aperto 24h, inoltre distribuiscono acqua da una cisterna, la domanda però sorge spontanea, da dove viene quell'acqua?) ma era facile intuire che non si trattasse di un semplice visrus intestinale ma di qualcosa di più grave, anche senza arrivare a dover contare i 50 ricoverati a causa dell'acqua infetta. Il mio pensiero va al turismo, non era forse pù utile un 'ordinanza prima, anche a costo di sembrare pedanti, piuttosto che un numero imprecisato di intossicati dopo? E i turisti che sono già tornati in patria? E l'ordinanza scritta solo in italiano? E' un paese turistico con alta prefquentazione di tedeschi e olandesi. E l'ordinanza parla di "acqua per uso alimentare" ma non va usata nemmeno bollita! e inolre come lo classifichiamo lavarsi i denti??? Nella mia famiglia non si cucina con l'acqua del rubitnetto e nemmeno la beviamo siamo stati male tutti e sei (mamma, papà, io, il mio ragazzo, mio fratello e la sua ragazza) di cui due non residenti a San Felice ma che si erano o lavati i denti o fatti una doccia qui! Mi sembra più grave visto che basta lavasi i denti! Altro quesito, durante le elezioni sovente passavano con l'autoparlante per dire di votare tizio o caio o sempronio, perchè non utilizzare lo stesso metodo per informare i cittadini? Forse l'auoparlante è di sempronio e non ce l'ha tizio? Beh magari glielo presta!
Mi scuso per lo sfogo magari sconnesso, ma dopo due giorni d'inferno diciamo che mi girano!
Il libro da cui è tratto questo film è il preferito della Rowling che la ispirò nella saga di Harry Potter (entrammbe le storie hanno come fil rouge la lotta tra bene e male). La storia narra di un libro donato in eredità a Mary che, con la fidata governante dovrà andare a vivere dal burbero zio nella valle di Moonacre, qui scoprirà veramente chi è e qual è la sua missione. Tra leoni neri, unicorni fatati, perle della luna e foreste incantate lo spettatore è chiamato a riflettere sull'orgoglio, che divide le famiglie e impedisce il cambiamento lasciando ancorati a ritualità insensate. Non so se sono io ma utimamente in molte pellicole fantasy riscontro una morale ecologista, spero che non sia solo una mia fissazione, comunque in questo film le perle sono un dono che la natura fa all'uomo e lui per esse combatte e le spreca, non so perchè ma la cosa mi risulta estremamente familiare. inoltre il film mi ha fatto riflettere anche su come molti film siano possibili grazie alla magua degli effeti speciali che consentono di far divenire "realtà" anche le scene più spettacolari, come la magia onda fatta di cavalli. Veramente un fantasy ben fatto e ben recitato, per tutti. Da tenere d'occhio la giovane protagonista (già vista nella bussola d'oro) Dakota Blue Richards.
Oggi sono andata al circo acquatico e ho visto dal vivo una foca, quanto adoro questi animali allora sono andata su wikipedia per raccogliere un po' di curiositò riguardo questi splendidi animali:
- La foca comune è tanto rapida ed agile in acqua, quanto goffa sulla terraferma. Questo spiega perchè questi animali tendano ad essere in acqua e raccogliersi in piccoli gruppi fuori.
- Mamma foca partorisce sulla terraferma: i piccoli infatti non sono subito capaci di nuotare.
- Finchè dura il periodo dell'allattamento, mamma e cucciolo sono inseparabili.
- Le foche vivono in media 15-20 anni.
- Quando si immerge si tappa il naso, la foca dispone, infatti, di un muscolo interno che chiude le narici non appena tocca l'acqua, evitando che le entri nel naso.
- Le foche mangiano in prevalenza pesci dei mari freddi: merluzzi, sogliole, rombi e crostacei.
Ieri sera abbiamo avuto una bella sorpresa, usciti per una cenetta con lo scopo di festeggiare la prima dura settimana di esami abbiamo potuto gustare una bella serata di musica. Questa è solo la prima data di una serie di serate in cui al Ristorante pizzeria Cà dei manni si potrà cenare e approfittare di un intrattenimento musicale d'eccezzione offerto da "Lisa Simmons & The Groove Up Band". Molti sono i pezzi proposti e le collaborazioni, il genere è blues e soul, voce e strumenti sono di altissimo livello. Per chi volesse saperene di più eccovi il link del MySpace in cui sono elencate le altre date, tra cui altre 5 sempre al ristorante Cà dei Manni.
Questo libretto, insieme ad altri 3, sono delle vere chicche per formatori. Scritti a sei mani dalla coppia di formatori Luca e Laura Varvelli con l'aggiunta di Enrico Bertolino, noto ai più come comico di successo ma consulente anche lui da lunga data. Il libro è gustoso e divertente, altamente ironico e ricco anche di test per verificare la proprie capacità di sabotazione del guppo o misirare il nostro potenziale d'isolamento. Qui ci si trova quindi di fronte a un duplice aspetto, da un lato si smitizzano le teorie di formazione che ormai si sono stereotipate, e dall'altro si sottolinea un concetto esaltandone ironicamente il contrario. Ovviamente sono testi settorializzati, ma godibili comunque per tutti coloro che hanno a che fare con "l'ecosistema" azienda.
Sono rari i sequel più divertenti, questo film è uno di questi casi. Ritroviamo Larry e i personaggi di Una notte al museo trasferiti allo Smithsonian di Washington, enorme complesso museale in cui il fratello del faraone cerca la tavoletta di Akmunra per poter tornare alla vita. Tra gag divertenti (come il confronto tra custodi) e riflessioni sul concetto di successo (la fama o la felicità?), si passano 105 minuti di allegria e ritmo. Unica nota stonata gli eccessivi adattamenti italiani in cui si abusa di parlate dialettali e riferimenti all'attualità nostrana. (Napoleone che parla come Berlusconi, Custer che dice di pettinarsi con 100 colpi di spazzola e il cowboy che afferma: "Sei matto come Cavallo Pazzo!").
Ho finalmente visto questo film tanto discusso. Decisamente un buon trhiller anche se dal punto di vsta artistico, teologico e scientifico è inattendibile, è uno di quei film che vanno visti con delle premesse in testa. Ovvero che non è un documentario e neppure superquark (si avvicina di più a voyager), quindi la fontanta di piazza navona dei 4 fiumi non è profonda, la statua metà angelo metà demone non è del bernini, anzi proprio non esiste, Galileo non scriveva in inglese e l'antimateria non va a batteria, inoltre come ne Il codie da Vinci il triangolo non è mal visto come forma geometrica anzi è da sempre rappresentato come immagine di avvicinamento al divino (piramidi egizie, piramidi maya, rappresentazioni di Dio). Quindi fatte le dovute premesse potrete godervi un buon trhiller con bravi attori, fra cui a mio parere spicca Stellan Skarsgård. Non ho letto il libro quindi non posso fare un paragone fra romanzo e trasposizione cinematografica.
Durante il breve week end in Trentino abbiamo visitato, purtroppo solo esternamente la caratterstica Pieve di S. Lorenzo a Vigo Lomaso, chiesa di età romana con battistero separato, unico esempio nel territorio trentino. Spero che un giorno riusciremo a visitarli entrambi internamente.
Arrampicato nell'antico borgo mediovale di Canale di Tenno c 'è una bottega che sembra uscita dal mondo delle favole, ranocchie, fate, maghi, animaletti d'ogni tipo, streghette e folletti sono creati attraverso la tecnica della ceramica Raku, tecnica di lavorazione giapponese che consente di ottenere effetti cangianti unici e irripetibili. Inoltre la magica scenografia del silenzioso borgo dona alla bottega un asspetto veramente magico!
Info: Vasaio di Claudia Ceretti ed Eugenio Pachner Borgo medioevale Canale di tenno (TN)
sulla scia dei recenti fatti di "cronaca" è nato un divertentissimo sito brindaconpapi.blogspot.com in cui scoprire la verità sulle foto che ritraggono Berlusconi alla festa di compleanno della diciottenne Noemi Letizia. Un gustoso video riassume un po' dei capollavori che vengono inviati al sito:
Quarto capitolo della saga degli X-Men, si colloca cronologicamente prima dei precedenti 3 episodi, ci si concentra sulla figura di Wolverine, che abbiamo sempre conoscito come un freddo e ribelle mutante, qui dall'infanzia alla trasformazione conosciamo tormenti, sentimenti e inganni che ne hanno fatto il personaggio che conosciamo. Inoltre vengono presentati altri mutanti vecchi e nuovi che arricchiscono gli spunti per i successivi capitoli. Impressionanti sono le scene di lotta fra i due fratelli, rese anche possibili grazie alle magie degli effetti speciali. Rispetto a molti prequel questo è perfettamente lineare con quelli che sono stati precedenti ma cronologicamente successivi. Ottimo action movie.
Desperaux è un topolino che decide di non avere paura, non voglio dire di pù sulla trama che è godibile e tutta da vedere. La cosa speciale di questo film d'animazione è che a differenza di tante altre pellicole che hanno come tematica, amicizia, amore e famiglia, va oltre e compie un salto su di una tematica ormai poco trattata, ma che più che mai necessita di essere raccontata sopratutto ai bambini: il perdono, di se stessi e degli altri. Sicuramente una pellcola diversa e speciale, consigliata dai 4 ai 100 anni perchè per riscoprire l'importanza dell'ammettere i propri errori, chiedere perdono e perdonare non è mai troppo tardi.
Earth è una pellicola semplice e allo stesso tempo complessa, semplice dal punto di vista narrativo, vengono seguite tre famiglie animali , un orsa polare con i suoi piccoli, mamma e figlia di megattera e un branco di elefanti nel loro percorso di sopravvivenza, complesso in una duplice dimensione, quella pratica che ha portato a quasi 24 mesi di lavoro per 1.000 ore di riprese con 200 location differenti, 40 troupe specializzate e cinque anni di produzione, e dal punto di vista contenutistico. complesso perchè l'uomo si trova davanti delle realtà non antropizzate e si sente inadeguato e di troppo in questi magnifici paesaggi, per lo meno è come mi sono sentita io, forse è ipocrisia questo senso di colpa che tendiamo a provare difronte a quel papà orso che arranca tra il ghiaccio sciolto, ma se ciò ci porterà a pensare con maggiore concretezza a quanta co2 produciamo e a ridurla, allora vada per l'ipocrisia. Questa produzione della Disneynature (nuova etichetta Disney impegnata nella produzione di film naturalistici), è al di la di tutte le riflessioni uno spettacolo visivo eccezzionale che scalda il cuore, in particolare è straordinaria la danza di seduzione degli uccelli. Un po' troppo, a mio parere, la voce narrante, spesso le parole sono superflue, dice tutto lo spettacolo della natura.
Un film ambiguo e "cattivo", ma forse non fino in fondo. Ansie e tic del produttore De Niro mostrano l'altra faccia di Hollywood, quella che nel film non vediamo ma che c'è ed è la vera realtà. Straordinario ed eccentrico il personaggio interpretato da John Turturro soma di tutte le ansie moderne che si contorce in spasmi da ansia che non possono far si che far sorridere. Seppur forte al film manca quel qualcosa in più, quel totale palesarsi della cattiveria che si può solo fiutare in questo film. Camei di Sean Penn e Bruce Willis che interpretano se stessi e le loro "parti" nello show biz, l'attore impegnato di film di spessore e il duro che non vuole sentire ragioni. Film consigliato a chi mastica di cinema e vuole gustarne anche il alto amaro.
Abdija Nurije nata nel 1968 Alena Airulai nata il 7/2/1998 Carmine Alessandri di 55/65 anni Silvana Alloggia nata il 9/11/1942 Marco Alviani nato l’11/8/1967 Irma Andreassi nata il 27/9/1936 Maria Antonella Andreassi nata il 3/11/1958 Loreto Andreassi nato il 22/4/1931 Giuseppa Antonacci nata il 31/1/1924 Giusy Antonini nata il 9/7/1984 Maurizio Antonini nato il 2/3/1971 Genny Antonini nata il 17/11/1986 Stefano Antonini nato l’11/8/1999 Maria Assunta Antonucci nata il 16/09/1947 Vittorio Bafile nato il 22/2/1928 Silvana Balassone nata il 17/7/1936 Anna Basile nata il 24/11/1960 Agata Bassi nata il 6/12/1940 Ines Battista nata il 31/01/1933 Martina Benedetta Battista nata il 14/8/1987 Angela Belfatto nata il 2/10/1919 Achille Berardi Maria Bernardi nata il 16/06/1949 Gaetano Bernardi nato il 26/10/1928 Giovanna Bernardini nata il 28/09/1978 Valentina Berti nata il 11/2/1975 Nicola Bianchi nato il 8/08/1986 Giovanni Biasini nato nel 1946 Elisabetta Biondi nata il 19/7/1936 Mirandolina Bobu Darinca nata il 29/09/1973 Anna Bernardina Bonanni nata il 16/11/1936 Daniela Bortoletti nata il 9/1/1987 Sara Bronico nata il 6/7/1997 Giulio Brunelli nato il 10/1/1937 Bruno Filippo Maria nata il 10/11/1992 Berardino Bruno nato il 23/04/1982 Luisa Brusco nata il 28/2/1913 Angela Calvi Bolognese nata il 4/05/1976 Maria Calvisi nata il 31/5/1926 Massimo Calvitti nato l’8/6/1959 Antonika Canu nata il 27/1/1931 Iolanda Capasso nata il 15/2/1963 Luciana Pia Capuano nata il 25/7/1989 Lidia Carletto nata il 30/1/1933 Anna Maria Carli nata il 18/1/1944 Augusto Carli nato il 3/1/1931 Giulia Carnevale nata il 10/7/1986 Claudia Carosi nata il 25/5/1979 Giovannino Carpente nato l’1/01/1953 Luigi Cellini nato il 17/11/1993 Ludovica Centi nata il 28/09/2008 Antonio Centi nato il 21/06/1947 Rocco Centi Pizzutilli Davide Centofanti nato il 12/9/1989 Teresa Cepparulo nata l’8/5/1948 Francesca Cervo nata il 6/8/1945 Marija Chernova nata il 7/01/2001 Achille Chiarelli nato il 17/7/1934 Katia Cialone il 9/06/1975 Elvezia Ciancarella nata il 13/12/1958 Adalgisa Cicchetti nata l’8/05/1932 Anna Cimini nata il 27/4/1928 Concetta Cimorroni nata il 28/11/1945 Lorenzo Cini’ nato l’1/6/1986 Matteo Cinque nato il 5/8/1999 Davide Cinque nato il 22/10/1997 Elena Ciocca nata il 3/10/1919 Loris Ciolfi Danilo Ciolli nato il 25/10/1983 Chiarina Cirella nata il 16/4/1921 Dario Ciuffini nato il 16/4/1983 Nadia Ciuffini nata il 21/9/1952 Fernanda Ciuffoletti nata il 9/3/1919 Anna Cocco nata il 15/8/1928 Ada Emma Colaianni nata l’11/12/1926 Antonina Colaianni nata il 30/9/1926 Daniele Colaianni nato nel 1933 Elisa Colaianni nata il 10/10/1933 Giovanni Compagni nato l’11/03/1982 Alessandra Cora nata l’8/01/1986 Rocco Corridore nato il 5/4/1946 Giovanni Cosenza nato il 20/12/1926 Luigia Costantini nata il 7/1/1932 Armando Cristiani di 24 anni Angela Antonia Cruciano nata il 13/6/1987 Andrea Cupillari nato il 11/1/197 Alice Dal Brollo nata il 24/12/1988 Giovanna Damiani nata il 4/4/1923 Osvaldo D’amore nato il 22/5/1951 Vinicio D’Andrea nato il 14/6/1926 Giannina D’Antonio di 60/70 anni Lisa De Angelis nata il 3/2/1939 Jenny De Angelis nata il 18/3/1983 Fabio De Felice nato il 9/8/1987 Antonio De Felice nato il 14/1/1966 Alexandro De Felice nato il 30/1/2005 Lorenzo De Felice nato il 14/1/2006 Luigi De Iulis nato il 5/2/1927 Cursina Roberta De La Cruz nata il 4/2/1952 Maria Giuseppa De Nuntiis nata l’1/1/1925 Anna Maria De Paolis nata il 17/4/1949 Angelina De Santis nata il 20/4/1927 Panfilo De Vecchis nato il 25/10/1922 Sara De Vecchis nata l’1/2/1987 Pasquale De Vecchis nato il 12/12/1938 Maria Laura Del Beato nata l’ 8/3/1933 Marisa Del Beato nata il 4/7/1935 Serafina Deli nata il 18/11/1925 Lorenzo Della Loggia nato il 2/12/1983 Alfredo D’Ercole nato il 17/5/1942 Simona D’Ercole nata il 23/5/1979 Giuliana Di Battista nata il 4/3/1932 Luca Di Cesare 50 anni Rosina Di Filippo nata il 26/2/1924 Maria Di Giacobbe nata l’1/11/1947 Stefania Di Marco nata il 12/2/1952 Paolo Di Marco nato il 30/3/1987 Alessio Di Pasquale nato il 14/10/1988 Alessia Di Pasquale nata il 10/8/1986 Gabriele Di Silvestre nato il 10/8/1989 Alessio Di Simone nato il 13/9/1984 Domeica Di Stefano nata il 23/1/1943 Odolinda Di Stefano nata il 5/7/1937 Caterina Di Vincenzo tra 55/65 anni Assunta D’Ignazio nata l’ 11/11/1937 Corrado Dottore nato il 3/04/1963 Boshti El Sajet nato il 9/12/2005 Liliana Elleboro nata il 17/2/1933 Adriana Enesoiu nata l’11/05/1961 Andrea Esposito nato il 12/4/2006 Francesco Maria Esposito nato il 16/2/1985 Domenica Fabi nata il 12/2/1934 Delia Solidea Ferella nata il 5/5/1928 Filippo Ferrauto nato il 19/4/1932 Claudio Fioravanti nato il 28/3/1943 Liliana Fiorentini nata il 12/07/1931 Elpidio Fiorenza nato il 26/10/1983 Rosalba Franco, Mauran Frati’ nata il 13/1/1997 Wilma Gasperini nata il 29/8/1929 Giuseppina Germinelli del 2002 Chiara Germinelli del 1998 Micaela Germinelli nata il 16/8/1995 Rosa Germinelli nata il 29/3/1992 Costantin Ghiroceanu Laurentiu nato il 19/12/1968 Antonio Iavan Ghiroceanu nato il 12/11/2008 Aurelio Giallonardo nato il 16/6/1930 Salvatore Giannangeli nato il 25/9/1934 Vincenzo Giannangeli nato il 9/10/1973 Riccardo Giannangeli nato il 13/05/1977 PIervincenzo Gioia nato il 7/06/1963 Luigi Giugno nato l’1/8/1974 Francesco Giugno nato il 20/9/2007 Armando Giustiniani nato il 30/4/1916 Kristina o Marina Grec di 3-5 anni Alberto Guercioni nato il 16/8/1973 Demal Hasani nato il 15/12/1967 Refik Hasani nato l’1/05/1965 Hamade Husein nato il 28/7/1987 Franca Ianni nata il 17/3/1948 Michele Iavagnilio nato il 20/9/1983 Maria Incoronata Iberis nata il 2/4/1927 Pierina Innocenzi nata il 3/9/1952 Carmelina Iovine nata il 15/12/1986 Giuseppe Italia nato il 2/8/1963 Vassilis Koufolias nato l’8/9/1981 Ivana Lannutti nata il 3/7/1986 Maria Leonetti nata il 21/3/1928 Vezio Liberati nato il 12/6/1946 Vincenzo Liberati nato il 6/11/1941 Giovanna Lippi nata l’1/1/1955 Giuseppe Lippi nato il 3/12/1918 Pasqualina Lisi nata il 3/3/1950 Laura Longhi nata il 10/5/1935 Lidia Lopardi nata il 18/3/1917 Luca Lunari nato il 15/3/1989 Ada Magno nata il 5/10/1916 Francesca Marchione nata l’8/8/1984 Elide Marcotullio nata l’11/2/1939 Maria Marcotullio nata il 6/11/1939 Bruno Marcotullio nato il 13/5/1942 Carmine Marotta nato il 13/1/1962 Maria Gilda Marrone nata il 24/7/1920 Lina Loretta Marrone nata il 15/4/1927 Maria Fina Marrone nata il 29/10/1923 Giuseppe Marzolo nato l’11/4/1976 Patrizia Massimino nata il 19/8/1954 Luana Mastracci nata il 5/12/1961 Luisa Mastropietro nata il 16/1/1935 Anna Mazzarella 6/9/1929 Valeria Mazzeschi nata il 23/9/1924 Giuseppe Miconi nato il 19/3/1920 Roberto Migliarini nato il 6/12/1966 Maria Civita Mignano nata il 20/8/1984 Francesca Milani nata il 10/1/2000 Erminia Monti Vicentini nata l’11/11/1945 Federica Moscardelli nata il 19/4/1984 Silviu Daniel Muntean nato il 22/11/2002 Liberio Muzi nato il 26/4/1920 Lucilla Muzi nata il 13/12/1961 Cesira Pietrina Nardis nata il 3/4/1934 Maurizio Natale nato il 7/12/1987 Vincenzi Negrini nata il 25/2/1929 Ondrey Nouzovsky nato il 25/5/1991 Francesca Olivieri nata il 3/8/1986 Francesco Olivieri nato il 19/2/1951 Valentina Orlandi Argenis nata l’1/1/1986 Valbona Osmani nata il 13/4/1996 Arianna Pacini nata il 30/7/1982 Anna Palumbo nata il 9/6/1947 Maria Gabriella Paolucci nata il 3/3/1959 Arturo Papola nato il 9/5/1942 Elena Papola nata il 24/2/1935 Maria Paola Parisse nata il 10/5/1993 Domenico Parisse jr nato il 7/8/1991 Domenico Parisse sr nato il 31/10/1934 Anna Parobok nata il 25/7/1990 Fabiana Andrea Passamonti nata il 6/7/1970 Sonia Pastorelli nata il 18/7/1964 Aleandro Pastorelli nato il 19/7/1921 Sara Persichetti nata il 2/1/1986 Tommaso Pezzopane nato il 5/2/1928 Iole Pezzopane nata il 13/6/1918 Susanna M. Celeste Pezzopane nata il 4/10/1983 Bendetta Pezzopane nata il 16/8/1982 Ilaria Placentino nata il 10/11/1989 Paola Puglisi nata il 18/12/1940 Andrea Puliti di 30-40 anni Ilaria Rambaldi nata il 24/1/1984 Rossella Ranalletta nata il 22/10/1984 Oreste Ranieri nato il 24/04/1932 Carmen Romano nata il 24/05/1988 Giustino Romano nato il 6/9/1984 Elvio Romano nato il 31/8/1984 Maurizio Rocco Romualdo nato il 6/10/1920 Antonina Rosa nata il 7/12/1925 Michela Rossi nata il 27/4/1971 Valentina Rossi nata il 22/4/1975 Silvana Rotellini nata l’11/19/1933 Annamaria Russo nata il 24/1/1970 Serenella Sabatini nata il 7/9/1960 Martina Salcuni nata il 31/3/1988 Antonio Salvatore nato il 10/2/1931 Anna Santilli nata il 9/7/1934 Marco Santosuosso nato il 5/9/1988 Edvige Sbroglia di 45-50 anni Maria Santa Scimia nata il 12/1/1935 Serena Scipione nata il 5/5/1984 Lorenzo Sebastiani nato il 28/9/1988 Maria Grazia Semperlotti nata il 17/9/1965 Ernesto Sferra nato il 26/10/1925 Emidio Sidoni nato l’8/1/1922 Emanuele Sidoni nato il 10/06/1948 Vittoria Silvestrone nata il 20/11/1917 Francesco Smargiassi nato il 26/2/1944 Flavia Spagnoli nata il 4/4/1989 Sandro Spagnoli nato il 25/12/1957 Assunta Spagnoli nata il 4/2/1949 Claudia Spaziani nata nel 1963 Aurora Sponta nata il 25/2/1936 Michele Strazzella nato il 22/1/1981 Suor Lucia Rosina Ricci nata il 3/11/1926 Vittorio Tagliente nato il 11/7/1983 Marino Tamburro nato il 18/12/1930 Giuliana Tamburro nata il 9/01/1963 Enza Terzini nata il 2/2/1988 Ivana Testa nata il 6/10/1930 Evandro Testa nato il 7/6/1913 Noemi Tiberio nata il 2/2/1975 Paola Tomei nata il 28/5/1960 Raffaele Troiani nato il 19/1/1975 Giuliana Turco di 55-65 anni Maria Urbano nata il 23/3/1989 Mario Valente nato il 26/3/1926 Matteo Vannucci nato il 21/6/1986 Vittoria Vasarelli nata l’1/1/1924 Giuseppina Vasarelli nata il 2/9/1929 Paolo Verzilli nato l’11/4/1982 Daniela Visione nata il 20/3/1966 Fabrizia Vittorini Armedio Zaccagno nato il 7/9/1923 Sergio Zaninotto nato il 4/9/1940 Roberta Zavarella nata il 23/12/1983 Marta Zelena nata il 15/7/1992 Guido Zingari nato il 17/1/1949 Giuseppina Zugaro nata il 17/6/1956