L’artista confessa di essere stato profondamente ispirato per la sua arte da maestri come Jan van Eyck, Jean Fouquet, William Turner, Edward Hopper, Paul Cadmus, Salvador Dalì, Matthew Barney, John Currin. Le immagini e gli scenari che l’artista rappresenta evocano una finestra affacciata su di un mondo dove il tempo e lo spazio sono sospesi, dove surrealismo e fantascienza si incontrano.
Il suo un universo gradevole alla vista ma popolato di soggetti inquietanti, con questa opposizione compromette l'innocenza iniziale, provocando in chi lo guarda un misto di fascino e paura.
L'artista ha scelto Roma per esporre le sue opere: "L’arte digitale di Ray Caesar - Mondo Bizzarro Gallery (Via Reggio Emila 32)" dal 6 al 31 ottobre.
Chi può lo vada a vedere
Chi può lo vada a vedere
Per saperene di più: http://www.raycaesar.com/
1 commento:
Mah insisto a me fanno un po' paura sono quadri vagamente inquietanti.
Kia
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